mercoledì 15 gennaio 2014

Attraverso la confusione

E ci rendiamo conto di vivere in una realtà dove tutto è precario e dove le cose che sembrano vere in realtà sono, in un certo senso, latere. Non so bene descrivere la sensazione che provo oggi; i sentimenti per loro natura sono complessi (se non impossibili) da descrivere con le parole.
Mi rendo conto di quanto sia complicato conciliare tutto; dare il giusto peso alle cose è complesso a quest'età in cui si sono imparate tante cose ma probabilmente non quelle necessarie per condurre un'esistenza serena. Il dubbio fa parte dell'uomo e la coerenza non è una sua dote.

Abbiamo un lavoro che ci permette di vivere ma che ci toglie la vita, che l'annulla o che la rende un contorno. Non dovrebbe essere così ma ci siamo abituati a pensare che "è giusto così". Abbiamo un'esistenza di convinzioni, di sicurezze che, una ad una, cadono come soldati dietro al fuoco nemico della verità; una verità che crediamo spesso di avere in tasca. Non è così in quanto ognuno di noi ne possiede un piccolo pezzo da unire a quello degli altri. Amiamo usare Facebook come muro di protesta, sicuri che qualcuno dalla propria scrivania ci darà supporto e ragione.

Mi sono sempre fatto dominare e ho spesso abbassato la testa per un quieto vivere che mi ha portato ad essere una persona ritenuta "buona" ma che in realtà brucia di rabbia ogni volta che non riesce a farsi capire dagli altri.  Non sono mai stato un risoluto e i miei pensieri sono sempre stati confusi; testimoni ne sono queste parole. Oggi, in questa confusione rabbiosa, sono a chiedermi che ne sarà di me e di noi. Per fortuna il tempo ci dà la possibilità di ri-iniziare dopo la mezzanotte. Questo enorme colpo di genio di scandire il tempo in giorni che si susseguono che ci da la possibilità di voltare la pagina del registro.

Pensieri confusi in una giornata che, fatidicamente è nebbiosa e fredda. Ma tra questo grigiore compaiono i volti delle persone care a farti da guida. Forse intuisci, anche se non ti convinci, che è quello l'importante. Che dopo la bestemmia arriva la riconciliazione, che dopo il litigio arriva l'abbraccio. Mi hanno insegnato a credere. E ora credo che che la confusione è uno status dal quale bisogna passare per imparare ad osservare meglio.

Parole confuse di rabbia
e di delusione.
Camminare nella nebbia non è essere persi
ma cercare una luce accesa nella notte.
La luce di casa, per renderci conto
che non ci siamo scordati la strada
ma che dovevamo solo porre
più attenzione al sentiero sotto i nostri piedi.



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