giovedì 21 novembre 2013

La forza del -Non lo so-


Ricordo quel giorno in cui diedi l'esame di Fisica con il prof. Orefice. La prima volta mi bocciò perchè non seppi dimostrare un enunciato. Non ricordo bene quale, ma poco importa. Andai impaurito, come sempre. Erano gli ultimi esami prima della tesi e volevo finire in fretta dopo anni di fatiche.
Mi sedetti e feci un esame piuttosto brillante. -Incredibile- pensai; non ero mai stato un amante della Fisica. Troppe formule, principi, regole tassative. Dopo i canonici 20-25 minuti di interrogatorio il professor Orefice, ebreo di origine, mi disse: -Complimenti Villa, le faccio una domanda per la lode-. Mi chiese come era possibile che avvenisse la formazione di corrente elettrica ai capi di un conduttore se a contatto con un campo magnetico in movimento. Non ricordo bene ma per intenderci è quello che avviene nelle centrali idroelettriche con le turbine. IO esitai un po' e tantai di rienunciarli la legge di Neumann Lenz e Orefice mi disse che non voleva l'enunciato ma che voleva sapere "perchè". Io esitai ancora e poi pensai che poco importava; avrei comunque preso un bel 30 e in Fisica non me lo sarei mai aspettato:puntavo a un 24, o al massimo un 25. Presi coraggio e risposi: -Non lo so!- Orafice si sporse verso di me e urlò: -Complimenti Villa... E' proprio la risposta che fu data al congresso di (non ricordo che città disse) dall'equipe di studi. La risposta corretta è proprio "Non lo so", non se ne conosce il motivo.- E mi diede un fantastico 30 e lode.

Lì per lì può essere una storia buffa e fine a se stessa. In realtà mi ha sempre fatto pensare a quanto sia il valore di un -Non lo so-. Spesso non vogliamo arrenderci alla mancanza di risposte e cerchiamo continuamente una soluzione. Altre volte abbozziamo, o addirittura inventiamo motivazioni senza saperle. E' difficile ammettere di -Non sapere-
Dopotutto siamo in un mondo dove il -Non lo so- non è ammesso: a scuola, al lavoro sicuramente è così. Ma siamo circondati da situazioni, sentimenti, pensieri che non hanno spiegazione.
Dopotutto mi rendo conto di non sapere molte cose; una buona parte in realtà. Ed è l'arrendersi a questo -Non lo so- che spesso crea pace e gioia.

Quell'episodio, realmente accaduto, mi ha sempre fatto riflettere sulla forza del -non lo so-, che ancora oggi, di tanto in tanto, mi torna alla mente.

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