
Se veniamo alla dimensione grunge, e più precisamente al cangiante modno Pearl Jam compare trai celeberrimi "Ten" e "Backspacer" un albumetto dalla copertina astratta che porta lo scontato nome della band: "Pearl Jam".
Si tratta di un lavoro che è passato inosservato per molti musico-assidui, poche critiche e commenti, definitio come un album ignavo da molti. Fatto sta che è l'album che ha preceduto l'ultima vera tournèe dei PJ in Italy.
"Pearl Jam", detto l'Avocado da alcuni è un lavoro aggiunto, una pietra preziosa nascosta, rivelazione per pochi. Partiamo dall'unica nota negativa (a mio parere) che è "Parachutes": pezzo che le mie orecchie hanno sempre faticato ad ascoltare e che le mie dita hanno condannato quasi sempre al "FFWD" del mio IPod. Per il resto Avocado è un album da bastone e carota, potente e docile, che bastona e che emoziona.
Partenza arrembante con "Life Wasted", "World Wide Suicide" (Singolo in Italia) e "Comatose", tre pezzi mitragliati e spacca timpani. Si parla di vita, si parla di crisi, si parla di umanità e contrddizione.
Si rallenta apparentemente con "Severed Hand". Intro eterea e continuo carico. Questo pezzo lascia spazio al cuore dell'album: "Marker in the sand", "Parachutes", "Unemployable", "Big Wave" e "Gone" che arresta decisamente il climax dei pezzi precedenti. "Wasted reprise" è una piccola traccia fantasma messa però in mezzo alla raccolta quasi a evidenziare e richiamare a circolo l'inizio dell'album. Segue "Army reserve" che ricorda vagamente la cara vecchia "Brother". Ma il bello viene ora, lasciato alla fine del lavoro: "Come back". Un pezzo memorabile, una ballata da vecchi tempi carica di nostalgia e sentimento. In questo i PJ non hanno mai tradito i loro ascoltatori; i suoni e le parole sono un dardo scagliato dritto al cuore: <<Torna, o è solo pioggia che sento attraverso questo tetto aperto>>. Chiude "Inside Job", pezzo lungo e denso. Intro corale dove ogni PJ da un chiaro contributo. Persino le poche note suonate da Boom Gaspar sono potenti e letali. <<Ancora sulle ginocchia ma con la voglia di aggiustare questa mia anima dolorante per rialzarmi un'altra volta.>>
Un album composto forse per le orecchie di pochi... Pochi ma buoni...
Nessun commento:
Posta un commento