lunedì 5 settembre 2011

Quanti insetti ci stanno lasciando?

Tra i ricordi d'infanzia rimane nella mia mente quello delle lucciole. Piccoli insetti (Lampyris noctiluca) coleotteri le cui femmine emettono luce per attirare i maschi. Ricordo che quando andavo in riva all'Adda con i miei genitori c'erano dei veri e propri sciamo fra gli alberi che davano l'impressione di essere in una sorta di dimensione alternativa. I bambini di oggi a stento le conoscono o le hanno mai viste. Me ne sono accorto quando, dopo averne trovate tre e averle chiuse in una mano (Non sarebbero volate via comunque) le ho fatte loro vedere. I piccoli avrebbero voluto portarle a casa per metterle su un comodino forse.

Oltre alle lucciole sono diversi gli insetti che si stanno "volatilizzando" non grazie alle proprie ali. La sparizione di alcuni ci renderebbe felici: basti pensare alle zanzare o alle "cimici" (il cui nome in realtà è errato visto che la denominazione giusta è Pentatomidi mentre le cimici sono altre e completamente diverse) o alle mosche o ancora ai ragni (che nisetti non sono). Tuttavi molti ignorano che ogni essere vivente ha un ruolo importante e fondamentale nei nostri ecosistemi. La "Biodiversità" è di estrema importanza nel nostro ambiente naturale e l'uomo spesso ha tentato di filtrare questa importante caratteristica agendo anche sulla sua stessa specie.

Tra tutti gli insetti che esistono c'è l'ape (Apis mellifera) che gioca un ruolo imprescindibile nell'equilibrio ecologico ma anche in quello agricolo. Questo insetto va a "rubare" polline e nettare dai fiori di molteplici specie finendo con impollinarle. Questo accade da migliaia di anni tanto che diverse piante hanno evoluto un fiore dalla forma o dall'odore utili ad attirare le api. Se ci pensiamo a fondo è un evento che ha dell'incredibile. Alcune piante dipendono inscindibilmente dalle api per la propria riproduzione e di conseguenza l'agricoltura dipende da ciò. Senza questi laboriosi insetti alcune specie fruttifere non verrebbero impollinate e quindi non arriverebbero a riprodursi; tradotto in soldoni significa "niente frutta o verdura".

Ma le api effettivamente sono in diminuzione ed effettivamente lo si nota guardandosi attorno: se ne vedono sempre meno. In realtà esiste una normativa agricola specifica che le rende degli esseri viventi protetti tuttavia molti di noi stentano a riconoscerle e le associano alle vespe o ai calbroni. Le api sono assolutamente innocue a meno che non si vada a mettere un dito in un loro nido o in una colonia. Sono insetti dalla spiccata intelligenza (come diversi iImenotteri tra cui anche le formiche) che sanno difendersi e lo fanno solo quando solo strettamente necesario.
Molti agricoltori eseguono trattamenti spietati contro insetti dannosi per le proprie colture danneggiando così anche le api. Per fortuna esistono persone  che sanno allevarle e curarle e che riescono, grazie alle proprie mani sapienti, a ridare loro un po' dello spazio che col tempo hanno perduto.

Queste persone sanno che la nostra esistenzea dipende anche da questi piccoli insetti che, se vi va di approfondire QUI, hanno una vita e un'organizzazione incredibilmente sviluppata e per certi versi simile alla nostra! A volte basta fare una passeggiata e osservare... Buon approfondimento.

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